PASCHETTO MALLONE Di Portovenere. Corsaro.
+ 1270 ca.
Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1263
Primavera Genova Venezia
Finanzia la sua spedizione in Levante il cui costo è valutato in 36000 lire genovesi. Naviga con Pietrino Grimaldi, al comando di 48 galee, allo scopo di trasportare vettovaglie a Malvasia (Monemvasia) dove si trovano gli alleati bizantini. E’ sorpreso a Settepozzi da Guiberto Dandolo che conduce 32 galee. Pietrino Grimaldi muore in combattimento mentre Paschetto Mallone riesce a salvarsi. I prigionieri vengono condotti a Malvasia.
………………..
Prosegue nella sua attività di corsaro. Cattura 3 o 4 taride della Serenissima cariche di merci.
1266
Estate In proprio Venezia
Sorprende un convoglio mercantile veneziano diretto verso le coste dell’Asia Minore senza la protezione di alcuna galea. Ne approfitta per impadronirsi della nave “San Nicola”.
1267
Incrocia le acque della Terrasanta con Luchetto Grimaldi. Nei pressi di Acri sono catturate diverse navi veneziane. All’avvicinarsi della flotta avversaria si ritira. Nel proseguimento della sua attività di corsaro attacca un vascello: si appropria delle sole merci veneziane lasciando le altre ai legittimi proprietari musulmani, armeni e greci. Rientra a Genova con il Grimaldi alla testa di 3 galee.
1270
Muore.
https://corsaridelmediterraneo.it/mallone-paschetto/
La guerra di corsa
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Veldriss
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STEFANELLO DI PORTOVENERE
STEFANELLO DI PORTOVENERE Di Portovenere. Corsaro.
+
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1274
Gennaio
In proprio
Venezia
Assale una nave veneziana, il panfilo “Leone”.
Novembre
Attacca nei pressi di Trapani un’altra nave della Serenissima che appartiene a Menio Tenzani.
https://corsaridelmediterraneo.it/porto ... tefanello/
+
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1274
Gennaio
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Assale una nave veneziana, il panfilo “Leone”.
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NICOLINO DI PETRACCIO
NICOLINO DI PETRACCIO Di Genova.
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1282
Genova
Corsari pisani
Con Nicolino Zaccaria prende parte ad una spedizione volta a dare la caccia ai corsari pisani: costoro infestano il Tirreno partendo dalle loro basi poste nelle coste della Sardegna meridionale e nell’arcipelago toscano.
1286
Maggio
Genova
Corsari pisani Pisa
Sempre con Nicolino Zaccaria affianca Benedetto Zaccaria ai danni dei corsari. Ha il comando di una squadra composta di 5 galee. Si pone alla ricerca degli avversari e cattura 2 navi di Gaeta sorprese a trasportare merci di contrabbando appartenenti ai pisani. Si ricongiunge con l’altra squadra condotta da Benedetto Zaccaria e prosegue per Portovenere.
1287
Maggio
Genova
Corsari pisani Pisa
Ha il comando di 4 galee e di un galeone per affrontare una volta di più i corsari pisani lungo le coste tirenniche. Si colloca davanti a Porto Pisano.
Luglio
Si collega con Benedetto Zaccaria per attaccare le infrastrutture portuali di Porto Pisano. Quest’ultimo penetra con la sola galea “Dovizia” tra le due torri che difendono l’accesso del porto militare. Nicolino di Petraccio da parte sua spezza la catena che difende l’altro porto con l’urto della sua galea; irrompe nel bacino e dà fuoco alle fortificazioni ed alle navi che vi sono trovate. Le catene spezzate vengono portate a Genova (con alcuni pezzi di baliste e sei prigionieri) in segno di trofeo per il felice esito dell’attacco: le catene verranno appese alla chiesa di San Lazzaro. Saranno restituite alla città di Pisa nel 1860 per essere murate nel Camposanto affrescato dall’Orcagna e dal Gozzoli.
https://corsaridelmediterraneo.it/petra ... -nicolino/
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1282
Genova
Corsari pisani
Con Nicolino Zaccaria prende parte ad una spedizione volta a dare la caccia ai corsari pisani: costoro infestano il Tirreno partendo dalle loro basi poste nelle coste della Sardegna meridionale e nell’arcipelago toscano.
1286
Maggio
Genova
Corsari pisani Pisa
Sempre con Nicolino Zaccaria affianca Benedetto Zaccaria ai danni dei corsari. Ha il comando di una squadra composta di 5 galee. Si pone alla ricerca degli avversari e cattura 2 navi di Gaeta sorprese a trasportare merci di contrabbando appartenenti ai pisani. Si ricongiunge con l’altra squadra condotta da Benedetto Zaccaria e prosegue per Portovenere.
1287
Maggio
Genova
Corsari pisani Pisa
Ha il comando di 4 galee e di un galeone per affrontare una volta di più i corsari pisani lungo le coste tirenniche. Si colloca davanti a Porto Pisano.
Luglio
Si collega con Benedetto Zaccaria per attaccare le infrastrutture portuali di Porto Pisano. Quest’ultimo penetra con la sola galea “Dovizia” tra le due torri che difendono l’accesso del porto militare. Nicolino di Petraccio da parte sua spezza la catena che difende l’altro porto con l’urto della sua galea; irrompe nel bacino e dà fuoco alle fortificazioni ed alle navi che vi sono trovate. Le catene spezzate vengono portate a Genova (con alcuni pezzi di baliste e sei prigionieri) in segno di trofeo per il felice esito dell’attacco: le catene verranno appese alla chiesa di San Lazzaro. Saranno restituite alla città di Pisa nel 1860 per essere murate nel Camposanto affrescato dall’Orcagna e dal Gozzoli.
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MATTEO PAZZI
MATTEO PAZZI Di Pisa. Corsaro.
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1284
Pisa
Genova
Scorre nelle acque della Corsica con 2 galee ed un galeone ai danni dei genovesi. Si scontra senza successo con 2 taride genovesi.
https://corsaridelmediterraneo.it/pazzi-matteo/
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BETTINO RONCIONI
BETTINO RONCIONI Di Pisa. Corsaro.
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1285
Pisa
Genova
Arma una galea con Leopoldo Erro e Guano Calafati e si dà alla guerra di corsa.
https://corsaridelmediterraneo.it/roncioni-bettino/
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Pisa
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JACOPO SURRACO
JACOPO SURRACO Di Genova. Corsaro.
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1287
…………
Genova
Pisa
Arma a Genova la galea “Dragone” per condurre la guerra di corsa ai danni dei pisani: promette di assalire solo i nemici del comune.
Maggio
In proprio
Venezia
Intercetta la nave veneziana “San Raffaele” che ha caricato alcune merci ad Oristano. Ingiunge al capitano di tale imbarcazione di sottoporsi alla sua ispezione. Al rifiuto segue uno scontro. Jacopo Surraco cattura la nave e la conduce a Bonifacio. Qui sono restituite ai veneziani, ai napoletani ed a un mercante di Pontremoli le merci rinvenute a bordo di loro proprietà. Sono, viceversa, sequestrate quelle che appartengono a mercanti pisani.
https://corsaridelmediterraneo.it/surraco-jacopo/
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…………
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Pisa
Arma a Genova la galea “Dragone” per condurre la guerra di corsa ai danni dei pisani: promette di assalire solo i nemici del comune.
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Venezia
Intercetta la nave veneziana “San Raffaele” che ha caricato alcune merci ad Oristano. Ingiunge al capitano di tale imbarcazione di sottoporsi alla sua ispezione. Al rifiuto segue uno scontro. Jacopo Surraco cattura la nave e la conduce a Bonifacio. Qui sono restituite ai veneziani, ai napoletani ed a un mercante di Pontremoli le merci rinvenute a bordo di loro proprietà. Sono, viceversa, sequestrate quelle che appartengono a mercanti pisani.
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ENRICO SPINOLA
ENRICO SPINOLA Di Genova. Corsaro.
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1284
In proprio
Venezia
Salpa da Portovenere; cattura una nave veneziana che dalla Sardegna è diretta a Pisa.
https://corsaridelmediterraneo.it/spinola-enrico/
+
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Salpa da Portovenere; cattura una nave veneziana che dalla Sardegna è diretta a Pisa.
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GIOVANNI SCONIGIANI
GIOVANNI SCONIGIANI Di Pisa. Corsaro.
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Avversario
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1284
Pisa
Genova
Arma a sue spese 2 galee e si dà alla guerra di corsa. Nei pressi di Napoli si impadronisce di una nave genovese proveniente da Costantinopoli e carica di mercanzie. Di ritorno verso Pisa viene assalito e catturato da 5 galee genovesi.
https://corsaridelmediterraneo.it/sconigiani-giovanni/
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1284
Pisa
Genova
Arma a sue spese 2 galee e si dà alla guerra di corsa. Nei pressi di Napoli si impadronisce di una nave genovese proveniente da Costantinopoli e carica di mercanzie. Di ritorno verso Pisa viene assalito e catturato da 5 galee genovesi.
https://corsaridelmediterraneo.it/sconigiani-giovanni/
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ELIODORO VITALE
ELIODORO VITALE Di Venezia.
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Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1267 Venezia Genova
Capitano del golfo naviga con 3 galee lungo le coste di Corfù (Kerkira). Rafforzato da altre 2 galee del conte di Ragusa (Dubrovnik) Giovanni Storlado insegue invano una galea genovese. Non riesce inoltre ad impedire che altre galee genovesi si impadroniscano nelle stesse acque di una nave oneraria veneziana.
1271 Venezia Bologna
Ha l’incarico di castellano di Primaro. Fugge di fronte ad un’offensiva dei bolognesi per riparare al porto di Volano.
1278 Venezia Almissa
Ha il comando delle operazioni contro i corsari di Almissa alla morte di Giovanni Contarini. E’ catturato dagli avversari. Verrà liberato con gli altri prigionieri a seguito della vittoria del nuovo capitano del golfo Piero Mocenigo.
https://corsaridelmediterraneo.it/vitale-eliodoro/
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Anno, mese Stato, in proprio Avversario Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1267 Venezia Genova
Capitano del golfo naviga con 3 galee lungo le coste di Corfù (Kerkira). Rafforzato da altre 2 galee del conte di Ragusa (Dubrovnik) Giovanni Storlado insegue invano una galea genovese. Non riesce inoltre ad impedire che altre galee genovesi si impadroniscano nelle stesse acque di una nave oneraria veneziana.
1271 Venezia Bologna
Ha l’incarico di castellano di Primaro. Fugge di fronte ad un’offensiva dei bolognesi per riparare al porto di Volano.
1278 Venezia Almissa
Ha il comando delle operazioni contro i corsari di Almissa alla morte di Giovanni Contarini. E’ catturato dagli avversari. Verrà liberato con gli altri prigionieri a seguito della vittoria del nuovo capitano del golfo Piero Mocenigo.
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PIETRO DI VEGLIA
PIETRO DI VEGLIA Conte.
+
Anno, mese
Stato, in proprio
Avversario
Azioni intraprese ed altri fatti salienti
1274
Settembre
Napoli
Pirati Almisia
Milita al servizio del re di Napoli Carlo d’Angiò. Ha l’incarico di attaccare i pirati di Almissa (l’odierna Omis) in Croazia, che muovono dalle loro terre per appropriarsi di frumento e di altri prodotti. Ha ai suoi ordini la flotta angioina e le navi di Monopoli, Bari, Trani, Vieste, Peschici, Ortona alle quali si affiancano quelle di Spalato (Split) e di Sebenico (Sebenik). Il conflitto continuerà anche nella primavera seguente sempre senza successo. I pirati di Almissa si spingeranno di nuovo verso la costa adriatica del regno di Napoli per annidarsi alle isole Tremiti.
https://corsaridelmediterraneo.it/veglia-di-pietro/
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Settembre
Napoli
Pirati Almisia
Milita al servizio del re di Napoli Carlo d’Angiò. Ha l’incarico di attaccare i pirati di Almissa (l’odierna Omis) in Croazia, che muovono dalle loro terre per appropriarsi di frumento e di altri prodotti. Ha ai suoi ordini la flotta angioina e le navi di Monopoli, Bari, Trani, Vieste, Peschici, Ortona alle quali si affiancano quelle di Spalato (Split) e di Sebenico (Sebenik). Il conflitto continuerà anche nella primavera seguente sempre senza successo. I pirati di Almissa si spingeranno di nuovo verso la costa adriatica del regno di Napoli per annidarsi alle isole Tremiti.
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