CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 135#p13135
Rivolte popolari...I motivi che scatenavano le sommosse erano invece di altro genere (politici, fiscali, sociali), e naturalmente diversi a seconda dell’area geografica.
In particolare, per il periodo precedente la peste, è stata rilevata una netta differenza tra i Paesi del Nord Europa (Fiandre e Francia settentrionale soprattutto), dove già nel Duecento era assai sviluppata la manifattura laniera e dove dunque furono assai precoci le proteste di carattere sociale, e l’Italia, dove insurrezioni di questo tipo si verificarono, invece, solo verso la metà del Trecento, e in un contesto – quello toscano –, che, a un secolo di distanza, riproduceva quello delle Fiandre duecentesche.
Si potrebbero fare un paio di eventi generici su rivolte locali... più il giocatore è ricco, commercia molte merci, ha molte armate, ecc. ecc. ecc. più è facile che ci sia una rivolta popolare.
---
La vera e propria epidemia di tumulti scoppiata intorno agli anni Ottanta del Duecento nasceva dalla congiunzione di esigenze socio-economiche (e salariali soprattutto) con un malcontento politico generale, diretto in primo luogo contro le élite dirigenti, e dovuto alla situazione fiscale e alla gestione delle finanze urbane.
I fermenti rivoluzionari venivano soprattutto dalla manifattura tessile, caratterizzata da una espansione economica piú precoce, che aveva favorito il formarsi di un ceto medio già verso il 1280, con ambizioni di ascesa allo scabinato (lo scabino era un giudice inquisitore di nomina imperiale o regia, n.d.r.) e al consolato. Le diverse circostanze della congiuntura davano a queste lotte una colorazione talora sociale, talora politica, talora professionale, talora infine economica, in qualche caso con obiettivi e modalità analoghi.
Vengono colpite città dove c'è una notevole produzione di TESSUTI (cioè dove il prezzo dei TESSUTI è più basso).
Lo stesso ragionamento si può fare anche per altre merci come ARMI E ARMATURE, SALE, CEREALI, PELLI, VINO (quindi ogni evento colpirebbe aree diverse.).
---
Lo sciopero dei tessili
Nel 1274, ancora i salariati tessili, i tessitori e i follatori di Gand lasciarono in blocco la città con lo scopo di ottenere salari piú alti, ma la mossa non riuscí e gli imprenditori non si piegarono. Da parte loro, però, i lavoratori non volevano perdere la reputazione e si rifiutavano di rientrare in città. I loro sforzi per trovare lavoro altrove non ebbero comunque successo: gli imprenditori di Gand avevano infatti sbarrato loro la strada, accordandosi con gli scabini delle altre città delle Fiandre e del Brabante perché proibissero di dare asilo e un’occupazione ai tessili provenienti da Gand.
Verso la metà del XIII secolo i disordini si estesero al Brabante e alla regione di Liegi, scossa per tutta la seconda metà del Duecento da sollevazioni dei lavoratori piú poveri. I fermenti sociali si fecero sentire anche in Linguadoca, che, pur non essendo un’area di grandi attività economiche, aveva un’antica tradizione urbana. Qui le lotte sociali per l’accesso al consolato si mescolarono a quelle religiose. Tolosa negli anni Sessanta e Settanta del Duecento fu scossa da continui disordini al tempo stesso politici e sociali.
Altri eventi per rivolte popolari nei territori accennati qui sopra.
---
Violenze concertate
Nella zona tra la Senna e il Reno le agitazioni, fino a quel momento sporadiche, degenerarono in violenze simultanee e a volte concertate a partire dal 1275, causate da turbamenti all’interno dell’industria e del commercio dei tessuti: l’interruzione, tra il 1270 e il 1274, dell’importazione di lana inglese in Fiandra, e l’introduzione in Inghilterra di tasse sull’esportazione della lana, portarono nelle Fiandre a un innalzamento dei prezzi, che poteva essere frenato solo attraverso una diminuzione del costo della manodopera e una regolamentazione piú stretta del lavoro. Erano tutti motivi che aggravavano una tensione latente.
A tutto questo si aggiungeva un sistema fiscale (sul modello dell’estimo dei Paesi meridionali, che tassava gli immobili, ma non la ricchezza proveniente dal commercio e dalle operazioni finanziarie) gestito in modo scandaloso, tanto che ad Arras nel 1275 venne ordinata un’inchiesta sull’operato delle autorità cittadine (gli scabini), come pure accadde negli stessi anni a Gand e a Douai. A partire dal 1279-1280 l’intero sistema amministrativo, fiscale, economico e sociale venne messo in discussione e il popolo cominciò a regolare da sé le questioni con la violenza.
L’aspetto politico del problema andava di pari passo con quello sociale. A Gand la popolazione reclamava l’accesso al consiglio cittadino per la gente di mestiere, l’abolizione dell’ereditarietà di fatto dello scabinato, il controllo sulle magistrature, e, sul piano economico, la soppressione del monopolio sull’importazione della lana, riservato fino a quel momento all’Hansa (la lega dei mercanti) di Londra. Nella città, comunque, non ci furono incidenti perché la popolazione confidava ancora nell’appoggio del conte. Non fu cosí a Ypres, a Douai e a Bruges, dove, nel 1280, scoppiarono gravi tumulti guidati sempre dagli operai tessitori e dai follatori. A Ypres trovarono l’appoggio degli operai tessili dei villaggi vicini, anch’essi sottomessi al mercante imprenditore. In tutti i casi la repressione fu durissima, con esecuzioni e ammende collettive.
A Provins l’aggravio fiscale suscitò la reazione di tutti i lavoratori tessili, maestri e salariati. Per dividerli, il sindaco pensò di allungare di un’ora la giornata lavorativa. La reazione di migliaia di operai tessili fu immediata: il sindaco venne ucciso e le case degli scabini bruciate (gennaio 1281).
Evento su rivolte locali... se hanno successo, il prezzo dei TESSUTI sale, se vengono domate, il prezzo dei TESSUTI rimane invariato.
Rivolte popolari...I motivi che scatenavano le sommosse erano invece di altro genere (politici, fiscali, sociali), e naturalmente diversi a seconda dell’area geografica.
In particolare, per il periodo precedente la peste, è stata rilevata una netta differenza tra i Paesi del Nord Europa (Fiandre e Francia settentrionale soprattutto), dove già nel Duecento era assai sviluppata la manifattura laniera e dove dunque furono assai precoci le proteste di carattere sociale, e l’Italia, dove insurrezioni di questo tipo si verificarono, invece, solo verso la metà del Trecento, e in un contesto – quello toscano –, che, a un secolo di distanza, riproduceva quello delle Fiandre duecentesche.
Si potrebbero fare un paio di eventi generici su rivolte locali... più il giocatore è ricco, commercia molte merci, ha molte armate, ecc. ecc. ecc. più è facile che ci sia una rivolta popolare.
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La vera e propria epidemia di tumulti scoppiata intorno agli anni Ottanta del Duecento nasceva dalla congiunzione di esigenze socio-economiche (e salariali soprattutto) con un malcontento politico generale, diretto in primo luogo contro le élite dirigenti, e dovuto alla situazione fiscale e alla gestione delle finanze urbane.
I fermenti rivoluzionari venivano soprattutto dalla manifattura tessile, caratterizzata da una espansione economica piú precoce, che aveva favorito il formarsi di un ceto medio già verso il 1280, con ambizioni di ascesa allo scabinato (lo scabino era un giudice inquisitore di nomina imperiale o regia, n.d.r.) e al consolato. Le diverse circostanze della congiuntura davano a queste lotte una colorazione talora sociale, talora politica, talora professionale, talora infine economica, in qualche caso con obiettivi e modalità analoghi.
Vengono colpite città dove c'è una notevole produzione di TESSUTI (cioè dove il prezzo dei TESSUTI è più basso).
Lo stesso ragionamento si può fare anche per altre merci come ARMI E ARMATURE, SALE, CEREALI, PELLI, VINO (quindi ogni evento colpirebbe aree diverse.).
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Lo sciopero dei tessili
Nel 1274, ancora i salariati tessili, i tessitori e i follatori di Gand lasciarono in blocco la città con lo scopo di ottenere salari piú alti, ma la mossa non riuscí e gli imprenditori non si piegarono. Da parte loro, però, i lavoratori non volevano perdere la reputazione e si rifiutavano di rientrare in città. I loro sforzi per trovare lavoro altrove non ebbero comunque successo: gli imprenditori di Gand avevano infatti sbarrato loro la strada, accordandosi con gli scabini delle altre città delle Fiandre e del Brabante perché proibissero di dare asilo e un’occupazione ai tessili provenienti da Gand.
Verso la metà del XIII secolo i disordini si estesero al Brabante e alla regione di Liegi, scossa per tutta la seconda metà del Duecento da sollevazioni dei lavoratori piú poveri. I fermenti sociali si fecero sentire anche in Linguadoca, che, pur non essendo un’area di grandi attività economiche, aveva un’antica tradizione urbana. Qui le lotte sociali per l’accesso al consolato si mescolarono a quelle religiose. Tolosa negli anni Sessanta e Settanta del Duecento fu scossa da continui disordini al tempo stesso politici e sociali.
Altri eventi per rivolte popolari nei territori accennati qui sopra.
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Violenze concertate
Nella zona tra la Senna e il Reno le agitazioni, fino a quel momento sporadiche, degenerarono in violenze simultanee e a volte concertate a partire dal 1275, causate da turbamenti all’interno dell’industria e del commercio dei tessuti: l’interruzione, tra il 1270 e il 1274, dell’importazione di lana inglese in Fiandra, e l’introduzione in Inghilterra di tasse sull’esportazione della lana, portarono nelle Fiandre a un innalzamento dei prezzi, che poteva essere frenato solo attraverso una diminuzione del costo della manodopera e una regolamentazione piú stretta del lavoro. Erano tutti motivi che aggravavano una tensione latente.
A tutto questo si aggiungeva un sistema fiscale (sul modello dell’estimo dei Paesi meridionali, che tassava gli immobili, ma non la ricchezza proveniente dal commercio e dalle operazioni finanziarie) gestito in modo scandaloso, tanto che ad Arras nel 1275 venne ordinata un’inchiesta sull’operato delle autorità cittadine (gli scabini), come pure accadde negli stessi anni a Gand e a Douai. A partire dal 1279-1280 l’intero sistema amministrativo, fiscale, economico e sociale venne messo in discussione e il popolo cominciò a regolare da sé le questioni con la violenza.
L’aspetto politico del problema andava di pari passo con quello sociale. A Gand la popolazione reclamava l’accesso al consiglio cittadino per la gente di mestiere, l’abolizione dell’ereditarietà di fatto dello scabinato, il controllo sulle magistrature, e, sul piano economico, la soppressione del monopolio sull’importazione della lana, riservato fino a quel momento all’Hansa (la lega dei mercanti) di Londra. Nella città, comunque, non ci furono incidenti perché la popolazione confidava ancora nell’appoggio del conte. Non fu cosí a Ypres, a Douai e a Bruges, dove, nel 1280, scoppiarono gravi tumulti guidati sempre dagli operai tessitori e dai follatori. A Ypres trovarono l’appoggio degli operai tessili dei villaggi vicini, anch’essi sottomessi al mercante imprenditore. In tutti i casi la repressione fu durissima, con esecuzioni e ammende collettive.
A Provins l’aggravio fiscale suscitò la reazione di tutti i lavoratori tessili, maestri e salariati. Per dividerli, il sindaco pensò di allungare di un’ora la giornata lavorativa. La reazione di migliaia di operai tessili fu immediata: il sindaco venne ucciso e le case degli scabini bruciate (gennaio 1281).
Evento su rivolte locali... se hanno successo, il prezzo dei TESSUTI sale, se vengono domate, il prezzo dei TESSUTI rimane invariato.
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 4779#p4779
PAG.87 Luigi IX di Francia e Enrico III d'Inghilterra utilizzano il blu come colore regale al posto del rosso...
I lapislazzuli provenienti dalla Persia costava quasi come l'oro...
Un evento su un carico di lapislazzuli?
PAG.87 Luigi IX di Francia e Enrico III d'Inghilterra utilizzano il blu come colore regale al posto del rosso...
I lapislazzuli provenienti dalla Persia costava quasi come l'oro...
Un evento su un carico di lapislazzuli?
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 6886#p6886
La città rimase nelle mani dei crociati fino al 1189, dopo che il Saladino ebbe sconfitto definitivamente i Crociati del Regno di Gerusalemme alla Battaglia di Hattin, nel 1187. Dopodiché, si hanno notizie di Petra da un pellegrino tedesco che dice di esservi passato nel 1217, e per il passaggio del sultano mamelucco Baibars al-Bunduqdari nel 1276.
Un evento su Petra visitata dal sultano mamelucco Baibars nel 1276?
La città rimase nelle mani dei crociati fino al 1189, dopo che il Saladino ebbe sconfitto definitivamente i Crociati del Regno di Gerusalemme alla Battaglia di Hattin, nel 1187. Dopodiché, si hanno notizie di Petra da un pellegrino tedesco che dice di esservi passato nel 1217, e per il passaggio del sultano mamelucco Baibars al-Bunduqdari nel 1276.
Un evento su Petra visitata dal sultano mamelucco Baibars nel 1276?
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 4779#p4779
ALCHIMIA - L'ARTE OSCURA
PAG.127 Gli alchimisti erano in grado di ottenere l'ottone, che però spacciavano per oro (di qualità migliore).
Nel XIII secolo gli alchimisti sapevano preparare l'acido nitrico usato per separare l'oro e l'argento dalle leghe.
Distillavano l'acido solforico e cloridrico che trovarono applicazioni nella metallurgia e nell'industria tessile.
Perfezionamento della distillazione consentì di preparare l'alcool puro
Anche le autorità credevano alle trasmutazioni alchemiche, ma le proibivano temendo che fossero usate per produrre false monete d'oro.
ALCHIMIA - L'ARTE OSCURA
PAG.127 Gli alchimisti erano in grado di ottenere l'ottone, che però spacciavano per oro (di qualità migliore).
Nel XIII secolo gli alchimisti sapevano preparare l'acido nitrico usato per separare l'oro e l'argento dalle leghe.
Distillavano l'acido solforico e cloridrico che trovarono applicazioni nella metallurgia e nell'industria tessile.
Perfezionamento della distillazione consentì di preparare l'alcool puro
Anche le autorità credevano alle trasmutazioni alchemiche, ma le proibivano temendo che fossero usate per produrre false monete d'oro.
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 2217#p2217
Giovanni da Pian del Carpine (Pian del Carpine, 1180 – Antivari, 1° agosto 1252) è stato un esploratore italiano.
Al ritorno dalla sua missione il frate Magionese scrisse un'opera: l'Historia Mongalorum, opera che parla delle abitudini (analizzate sempre cercando di dare elementi utili alla cattolicità sul come comportarsi contro i mongoli nel caso di uno scontro militare) di quella popolazione, e, grazie al prestigio acquisito, diventò vescovo di Antivari.
L'Historia Mongalorum è un trattato scritto in prima edizione da frate Giovanni durante il viaggio e poi risistemato con più calma (probabilmente durante il suo soggiorno a Roma), dando così vita alla seconda edizione. L'opera trae origine da un problema che l'Europa inizialmente sottovalutò, cioè il problema dei Mongoli, della loro forza e della loro capacità militare.
Il fatto che tutto il trattato sia orientato in funzione bellica è dimostrabile anche in paragrafi che a prima vista non hanno niente a che fare con la guerra...
Un evento dove viene ritrovata una copia della SECONDA EDIZIONE dell'opera Historia Mongalorum, quindi aumentano le conoscenze verso i mongoli e quindi si ha un +1 in combattimento contro di loro.
Giovanni da Pian del Carpine (Pian del Carpine, 1180 – Antivari, 1° agosto 1252) è stato un esploratore italiano.
Al ritorno dalla sua missione il frate Magionese scrisse un'opera: l'Historia Mongalorum, opera che parla delle abitudini (analizzate sempre cercando di dare elementi utili alla cattolicità sul come comportarsi contro i mongoli nel caso di uno scontro militare) di quella popolazione, e, grazie al prestigio acquisito, diventò vescovo di Antivari.
L'Historia Mongalorum è un trattato scritto in prima edizione da frate Giovanni durante il viaggio e poi risistemato con più calma (probabilmente durante il suo soggiorno a Roma), dando così vita alla seconda edizione. L'opera trae origine da un problema che l'Europa inizialmente sottovalutò, cioè il problema dei Mongoli, della loro forza e della loro capacità militare.
Il fatto che tutto il trattato sia orientato in funzione bellica è dimostrabile anche in paragrafi che a prima vista non hanno niente a che fare con la guerra...
Un evento dove viene ritrovata una copia della SECONDA EDIZIONE dell'opera Historia Mongalorum, quindi aumentano le conoscenze verso i mongoli e quindi si ha un +1 in combattimento contro di loro.
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
GLI ESPLORATORI
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 2231#p2231
GUGLIELMO DA RUBRUCK (Rubruck, 1220 ca. – 1293 ca) è stato un religioso fiammingo dell'Ordine dei Frati Minori. Il suo resoconto del viaggio in Asia è uno dei capolavori della letteratura geografica medioevale, al pari del Milione di Marco Polo.
Il viaggio di Guglielmo di Rubruck (1253-1255)
Al suo ritorno in patria Guglielmo presentò al re Luigi IX un vero e proprio rapporto preciso e dettagliato del viaggio dal titolo Itinerarium fratris Willielmi de Rubruquis de ordine fratrum Minorum, Galli, Anno gratia 1253 ad partes Orientales.
Ci devo pensare.
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 2231#p2231
GUGLIELMO DA RUBRUCK (Rubruck, 1220 ca. – 1293 ca) è stato un religioso fiammingo dell'Ordine dei Frati Minori. Il suo resoconto del viaggio in Asia è uno dei capolavori della letteratura geografica medioevale, al pari del Milione di Marco Polo.
Il viaggio di Guglielmo di Rubruck (1253-1255)
Al suo ritorno in patria Guglielmo presentò al re Luigi IX un vero e proprio rapporto preciso e dettagliato del viaggio dal titolo Itinerarium fratris Willielmi de Rubruquis de ordine fratrum Minorum, Galli, Anno gratia 1253 ad partes Orientales.
Ci devo pensare.
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 2232#p2232
MARCO POLO
Ripartirono nel 1266 arrivando a Roma nel 1269 come ambasciatori di Kubilai Khan, con una lettera da consegnare al Papa con la richiesta di mandare chierici istruiti a evangelizzare popolazioni mongole pagane. Il giovane Marco partì per la Cina insieme al padre Niccolò e allo zio Matteo nel 1271 e rimase in Estremo Oriente per circa diciassette anni, prima di tornare a Venezia.
Dopo il suo ritorno, Marco venne catturato e fatto prigioniero dai genovesi, probabilmente (ma non ci sono documenti) a seguito di una battaglia navale tra le repubbliche di Venezia e Genova. A Genova, in prigione, entrò in contatto con lo scrittore pisano Rustichello al quale raccontò le sue avventure che trascrisse in un libro successivamente conosciuto come il Milione. Marco Polo venne rilasciato dalle carceri genovesi nell'estate del 1299 e ritornò a Venezia, dove suo padre e suo zio avevano comprato una grande casa nel centro storico lagunare, in contrada San Giovanni Crisostomo, coi profitti derivanti dalla loro compagnia.
La società mercantile continuò l'attività e Marco diventò un mercante benestante. Finanziò altre spedizioni ma non lasciò più Venezia.
Ci devo pensare.
MARCO POLO
Ripartirono nel 1266 arrivando a Roma nel 1269 come ambasciatori di Kubilai Khan, con una lettera da consegnare al Papa con la richiesta di mandare chierici istruiti a evangelizzare popolazioni mongole pagane. Il giovane Marco partì per la Cina insieme al padre Niccolò e allo zio Matteo nel 1271 e rimase in Estremo Oriente per circa diciassette anni, prima di tornare a Venezia.
Dopo il suo ritorno, Marco venne catturato e fatto prigioniero dai genovesi, probabilmente (ma non ci sono documenti) a seguito di una battaglia navale tra le repubbliche di Venezia e Genova. A Genova, in prigione, entrò in contatto con lo scrittore pisano Rustichello al quale raccontò le sue avventure che trascrisse in un libro successivamente conosciuto come il Milione. Marco Polo venne rilasciato dalle carceri genovesi nell'estate del 1299 e ritornò a Venezia, dove suo padre e suo zio avevano comprato una grande casa nel centro storico lagunare, in contrada San Giovanni Crisostomo, coi profitti derivanti dalla loro compagnia.
La società mercantile continuò l'attività e Marco diventò un mercante benestante. Finanziò altre spedizioni ma non lasciò più Venezia.
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 6702#p6702
Guelfi e ghibellini erano le due fazioni opposte nella politica italiana dal XII secolo fino alla nascita delle Signorie nel XIV secolo. Nella lotta per le investiture, i guelfi sostenevano il papato e il loro nome è la versione italianizzata di Welfen, la famiglia bavarese e sassone opposta agli svevi Weiblingen, cioè quella dei ghibellini che si schieravano per l'imperatore.
... dalla seconda metà del XIII secolo le citta guelfe Firenze e Lucca ingaggiarono con i loro alleati contro la lega ghibellina composta da altre città toscane (Arezzo, Siena, Pistoia, Pisa), un lungo conflitto, che ebbe come termini estremi la battaglia di Montaperti del 1260, quella di Campaldino del 1289 e quella di Altopascio del 1325.
Nella seconda metà del XIII secolo dopo il 1266 data della battaglia di Benevento si ha in Italia una vera e propria crisi del partito ghibellino che aveva perso il suo maggior apporto; cioè la dinastia Sveva che ebbe inizio con Federico Barbarossa per poi concludersi con le sconfitte di Manfredi di Sicilia e Corradino tra il 1266 e il 1268. A questa crisi ne consegue un forte progresso per i guelfi che predominano l'Italia appoggiati militarmente sia dal re di Napoli, Carlo I d'Angiò e sia dai vari Papi e così i guelfi arrivano a rimpossessarsi di Firenze soprattutto grazie alla famosa battaglia di Colle Val d'Elsa del 17 giugno 1269 quando i guelfi colligiani e fiorentini (insieme ai loro alleati) inflissero una sonora sconfitta ai ghibellini senesi. Con la sconfitta dei senesi, nell'arco di pochi decenni i ghibellini furono via via scacciati dai comuni dell’Italia centro-settentrionale.
Ci devo pensare... si potrebbe vedere se in Italia sono più i territori in mano ai francesi o ai tedeschi e di conseguenza dare vittoria rispettivamente ai Guelfi o ai Ghibellini.
Guelfi e ghibellini erano le due fazioni opposte nella politica italiana dal XII secolo fino alla nascita delle Signorie nel XIV secolo. Nella lotta per le investiture, i guelfi sostenevano il papato e il loro nome è la versione italianizzata di Welfen, la famiglia bavarese e sassone opposta agli svevi Weiblingen, cioè quella dei ghibellini che si schieravano per l'imperatore.
... dalla seconda metà del XIII secolo le citta guelfe Firenze e Lucca ingaggiarono con i loro alleati contro la lega ghibellina composta da altre città toscane (Arezzo, Siena, Pistoia, Pisa), un lungo conflitto, che ebbe come termini estremi la battaglia di Montaperti del 1260, quella di Campaldino del 1289 e quella di Altopascio del 1325.
Nella seconda metà del XIII secolo dopo il 1266 data della battaglia di Benevento si ha in Italia una vera e propria crisi del partito ghibellino che aveva perso il suo maggior apporto; cioè la dinastia Sveva che ebbe inizio con Federico Barbarossa per poi concludersi con le sconfitte di Manfredi di Sicilia e Corradino tra il 1266 e il 1268. A questa crisi ne consegue un forte progresso per i guelfi che predominano l'Italia appoggiati militarmente sia dal re di Napoli, Carlo I d'Angiò e sia dai vari Papi e così i guelfi arrivano a rimpossessarsi di Firenze soprattutto grazie alla famosa battaglia di Colle Val d'Elsa del 17 giugno 1269 quando i guelfi colligiani e fiorentini (insieme ai loro alleati) inflissero una sonora sconfitta ai ghibellini senesi. Con la sconfitta dei senesi, nell'arco di pochi decenni i ghibellini furono via via scacciati dai comuni dell’Italia centro-settentrionale.
Ci devo pensare... si potrebbe vedere se in Italia sono più i territori in mano ai francesi o ai tedeschi e di conseguenza dare vittoria rispettivamente ai Guelfi o ai Ghibellini.
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
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Prete Gianni
La figura di questo personaggio divenne popolare nelle cronache e nella tradizione europea dal XII al XVII secolo. Si diceva che governasse su una nazione cristiana nestoriana. Ispirò vari racconti di origine medievale; si fecero varie ipotesi su quale potesse essere il suo regno, dall'India fino all'Etiopia.
L'origine del mito risale a una lettera in latino della fine del XII secolo con la quale un misterioso personaggio, Prete Gianni, sedicente re e sacerdote di una terra orientale, descrive il proprio regno dall'enorme estensione, popolato da strani esseri come da tradizione dell’immaginario medievale sull'Oriente.
Anche l'ubicazione del reame rimane sconosciuta: "Man mano che i viaggiatori europei si allontanavano dall'Occidente, il Prete Gianni recedeva verso lontananze sempre più mitiche: dagli Urali alla Persia e all'India, dalla Mongolia alla Cina, all'Indocina e alla Manciuria. Ciò che restava fissa era la strabiliante ricchezza del Prete e la sua volontà di accostarsi alla dottrina di Roma. (...) Poi quando l'Asia sembrò non offrire nuovi appigli alle speranze di trovarvi un valido alleato (...) fu la volta dell'Africa: l'Egitto prima, la Nubia infine l'Etiopia».
Dato che l'India, nel tardo Medioevo, si presentava agli occhi occidentali come un paese dai contorni confusi, gli europei, che avevano inutilmente cercato il Prete Gianni in Asia, si rivolsero all'Etiopia, una delle tre Indie nella terminologia dell'epoca.
Un evento per partire alla ricerca del Regno del Prete Gianni... oppure una lettera del Prete Gianni che chiede aiuto per... devo pensarci.
Prete Gianni
La figura di questo personaggio divenne popolare nelle cronache e nella tradizione europea dal XII al XVII secolo. Si diceva che governasse su una nazione cristiana nestoriana. Ispirò vari racconti di origine medievale; si fecero varie ipotesi su quale potesse essere il suo regno, dall'India fino all'Etiopia.
L'origine del mito risale a una lettera in latino della fine del XII secolo con la quale un misterioso personaggio, Prete Gianni, sedicente re e sacerdote di una terra orientale, descrive il proprio regno dall'enorme estensione, popolato da strani esseri come da tradizione dell’immaginario medievale sull'Oriente.
Anche l'ubicazione del reame rimane sconosciuta: "Man mano che i viaggiatori europei si allontanavano dall'Occidente, il Prete Gianni recedeva verso lontananze sempre più mitiche: dagli Urali alla Persia e all'India, dalla Mongolia alla Cina, all'Indocina e alla Manciuria. Ciò che restava fissa era la strabiliante ricchezza del Prete e la sua volontà di accostarsi alla dottrina di Roma. (...) Poi quando l'Asia sembrò non offrire nuovi appigli alle speranze di trovarvi un valido alleato (...) fu la volta dell'Africa: l'Egitto prima, la Nubia infine l'Etiopia».
Dato che l'India, nel tardo Medioevo, si presentava agli occhi occidentali come un paese dai contorni confusi, gli europei, che avevano inutilmente cercato il Prete Gianni in Asia, si rivolsero all'Etiopia, una delle tre Indie nella terminologia dell'epoca.
Un evento per partire alla ricerca del Regno del Prete Gianni... oppure una lettera del Prete Gianni che chiede aiuto per... devo pensarci.
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
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L'esempio meglio conosciuto, e senza dubbio il più importante nei secoli XII e XIII, è quello delle fiere della regione della Champagne, che si susseguivano per tutto l'anno: a Lagny in gennaio-febbraio, a Bar- sur-Aube in marzo-aprile, a Provins in maggio-giugno (l'evento principale era quello di maggio), a Troyes in estate (il culmine era la fiera di San Giovanni, che durava dal 24 giugno fino a metà luglio), di nuovo a Provins in settembre-ottobre (con la fiera di Sant'Aiolo come momento di maggior richiamo), e infine ancora a Troyes in novembre-dicembre (soprattutto in occasione della fiera di San Remigio). I conti di Champagne, nel cui territorio si tenevano le fiere, vigilavano sulla legalità e sulla correttezza delle transazioni, agendo come garanti delle operazioni commerciali e finanziarie. Allo scopo vennero nominati dei funzionari specifici, sovente dei borghesi con un mandato pubblico di controllo su quanto avveniva nelle fiere, che restarono operativi fino al 1284, anno in cui il re di Francia acquisì il controllo diretto della Champagne e trasferì l'incarico a funzionari regi.
Fiere nella regione di Champagne, che però sulla mappa equivalgono più o meno al territorio della LORENA... quindi niente insediamento... potrei impostare un evento con un eccezione alle regole: tutte e 3 gli edifici FIERE nel territorio della LORENA con gli stessi prezzi della città di Bruges nelle Fiandre.
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Il denaro fu il collante delle associazioni che si formarono sia all'interno delle città, le gilde, sia tra diverse città che traevano dal commercio il proprio benessere, le hanse.
Un evento che consenta di creare le associazioni solo in città e quindi ottenere GILDE, oppure associazioni tra più città e quindi ottenere MERCATO (che ho modificato in HANSA).
L'hansa può essere creata con le proprie città e le città degli alleati commerciali.
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Il successo premiò due regioni in particolare. La prima è il Nord-est dell'Europa, dalle Fiandre ai paesi baltici: le città si arricchiscono inizialmente grazie al commercio di tessuti, ma presto le loro produzioni artigianali - e quasi industriali nel settore tessile - aumentano e diversificano l'offerta. Esse vanno a costituire una rete di scambi al cui interno cresce la circolazione del denaro. Questa rete di centri urbani, per citare soltanto i più ricchi, include Arras, Ypres, Gand, Bruges - la più potente - Amburgo, Lubecca, fondata nel 1158, fino a Riga, fondata nel 1201, e Stoccolma, fondata intorno al 1251.
A queste città occorre aggiungere Londra, che diventa una forza economica proprio inserendosi nel circuito anseatico. La seconda regione dominante è l'Italia settentrionale, Toscana compresa, e più in generale lo spazio mediterraneo. I centri maggiori sono Milano, Venezia, Genova, Pisa, Firenze e, a un secondo livello, Cremona, Piacenza, Pavia, Asti, Siena e Lucca.
Evento dove nascono le Hanse storiche.
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Genova, tra le altre cose, è lo snodo di un grande mercato di schiavi provenienti dalla Spagna, dove avanza la reconquista e sono attivi trafficanti catalani e maiorchini, e dalle regioni del Mar Nero.
Evento su un carico di SCHIAVI a Genova provenienti dalla Spagna con la Reconquista terminata da poco.
L'esempio meglio conosciuto, e senza dubbio il più importante nei secoli XII e XIII, è quello delle fiere della regione della Champagne, che si susseguivano per tutto l'anno: a Lagny in gennaio-febbraio, a Bar- sur-Aube in marzo-aprile, a Provins in maggio-giugno (l'evento principale era quello di maggio), a Troyes in estate (il culmine era la fiera di San Giovanni, che durava dal 24 giugno fino a metà luglio), di nuovo a Provins in settembre-ottobre (con la fiera di Sant'Aiolo come momento di maggior richiamo), e infine ancora a Troyes in novembre-dicembre (soprattutto in occasione della fiera di San Remigio). I conti di Champagne, nel cui territorio si tenevano le fiere, vigilavano sulla legalità e sulla correttezza delle transazioni, agendo come garanti delle operazioni commerciali e finanziarie. Allo scopo vennero nominati dei funzionari specifici, sovente dei borghesi con un mandato pubblico di controllo su quanto avveniva nelle fiere, che restarono operativi fino al 1284, anno in cui il re di Francia acquisì il controllo diretto della Champagne e trasferì l'incarico a funzionari regi.
Fiere nella regione di Champagne, che però sulla mappa equivalgono più o meno al territorio della LORENA... quindi niente insediamento... potrei impostare un evento con un eccezione alle regole: tutte e 3 gli edifici FIERE nel territorio della LORENA con gli stessi prezzi della città di Bruges nelle Fiandre.
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Il denaro fu il collante delle associazioni che si formarono sia all'interno delle città, le gilde, sia tra diverse città che traevano dal commercio il proprio benessere, le hanse.
Un evento che consenta di creare le associazioni solo in città e quindi ottenere GILDE, oppure associazioni tra più città e quindi ottenere MERCATO (che ho modificato in HANSA).
L'hansa può essere creata con le proprie città e le città degli alleati commerciali.
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Il successo premiò due regioni in particolare. La prima è il Nord-est dell'Europa, dalle Fiandre ai paesi baltici: le città si arricchiscono inizialmente grazie al commercio di tessuti, ma presto le loro produzioni artigianali - e quasi industriali nel settore tessile - aumentano e diversificano l'offerta. Esse vanno a costituire una rete di scambi al cui interno cresce la circolazione del denaro. Questa rete di centri urbani, per citare soltanto i più ricchi, include Arras, Ypres, Gand, Bruges - la più potente - Amburgo, Lubecca, fondata nel 1158, fino a Riga, fondata nel 1201, e Stoccolma, fondata intorno al 1251.
A queste città occorre aggiungere Londra, che diventa una forza economica proprio inserendosi nel circuito anseatico. La seconda regione dominante è l'Italia settentrionale, Toscana compresa, e più in generale lo spazio mediterraneo. I centri maggiori sono Milano, Venezia, Genova, Pisa, Firenze e, a un secondo livello, Cremona, Piacenza, Pavia, Asti, Siena e Lucca.
Evento dove nascono le Hanse storiche.
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Genova, tra le altre cose, è lo snodo di un grande mercato di schiavi provenienti dalla Spagna, dove avanza la reconquista e sono attivi trafficanti catalani e maiorchini, e dalle regioni del Mar Nero.
Evento su un carico di SCHIAVI a Genova provenienti dalla Spagna con la Reconquista terminata da poco.